venerdì 22 novembre 2013

Rocce Plutoniche

Le rocce ignee, o rocce eruttive o magmatiche, si formano per raffreddamento di magma incandescente, a temperature comprese tra 650 e 1300 °C e che si originano al centro della Terra.
Queste rocce costituiscono circa l'80% della crosta terrestre e si dividono in rocce vulcaniche(magma che solidifica in superficie) e rocce plutoniche (originate dal lento raffreddamento all'interno della crosta terrestre.
In questo post saranno trattate in modo generale le rocce plutoniche.
Esse sono di tipo granitico, hanno una temperatura da 650 a 800 °C, e rispetto alle rocce basaltiche si trovano più vicine alla superficie, hanno viscosità elevata, minore densità, elevato contenuto di SiO2 e per la loro composizione chimica l'aumento di pressione favorisce lo stato solido (al contrario della norma) e quindi difficilmente raggiungono la superficie.


I corpi plutonici si dividono in:
PLUTONI: corpi magmatici solidificati all’interno della crosta terrestre
A seconda delle dimensioni vengono denominati:
    • Batoliti grandi dimensioni (anche circa 100 m2)




Batolite in Sierra Nevada
     formati da magma a composizione acida (granito da anatessi) formano il nucleo delle catene montuose
    • Ammassi dimensioni minori
  
Half Dome, un monolite granitico nel Parco nazionale di Yosemite, parte del batolite della Sierra Nevada.
CORPI IPOABISSALI: corpi magmatici solidificati in prossimità della superficie terrestre
   • Filoni – strato corpi concordanti, inseriti tra strati sedimentari formati da magma a composizione basica, con cristalli. Provocano la “cottura” delle rocce incassanti
   • Laccoliti sono filoni concordanti, convessi verso l’alto --> si formano per iniezione di magma lungo i piani di stratificazione delle rocce.
   • Dicchi sono corpi discordanti--> tabulari e tagliano con angoli la stratificazione delle rocce incassanti.
Laccolite eroso,  Torre del diavolo, Wyoming USA
Filo-Strato Black Canyon of Gunnison
Black Canyon, Gunnison National Park,Colorado: filo-strati intersecantisi visibili su una parete verticale
                                                                                                                                                 
Dicco discordante del complesso eruttivo diPredazzo – Andesite basaltica a tendenza alcalina in Calcare della Marmolada
Fonti: Wikipedia.it; "I materiali della Terra solida" Italo Bovolenta Editore; www.danieladidio.it/schede/plutonievulcani.pdf

venerdì 8 novembre 2013


IL MAGMA

Il magma una volta raffreddato, forma le rocce magmatiche. In natura il magma è in realtà un sistema complesso, eterogeneo, costituito da una fase liquida silicatica, una fase gassosa disciolta e una fase solida composta da uno o più componenti, che in alcune condizioni può essere assente (magmi surriscaldati). 
Un magma può risalire all'interno della crosta terrestre fino alla superficie e dare origine ad una colata (attività effusiva, di solito se il magma è prevalentemente basaltico) o ad un flusso piroclastico (attività esplosiva di solito se il magma è per la maggior parte granitico). Quando in superficie entra in contatto con l'aria o con l'acqua il magma perde i gas presenti in esso, chiamati volatili, e diventa lava. Questo avviene poiché non ci sono più le condizioni di pressione sufficienti a mantenere in soluzione nella massa fusa. L'emissione dei volatili dal magma è chiamata degassazione.

Colata lavica: eruzione effusiva



Colata piroclastica del vulcano filippino Mayon nel 1984.















Il fluido magmatico è spesso concentrato all'interno di una camera magmattica, nella crosta terrestre, ma la sua formazione può avvenire anche a profondità maggiori, nel mantello. Il magma generalmente si trova a una temperatura compresa tra 650 e 1300 °C


I magmi ricchi in SiO2 come i fedspati, hanno temperature più basse e originano rocce plutoniche o intrusive.
Quelli poveri in SiO2 formati prevalentemente da olivina, hanno temperature più alte e formano le rocce vulcaniche o effusive.
Durante la sua risalita in superficie il magma cambia composizione
  • per cristallizzazione frazionata (alcuni elementi cambiando la pressione e la temperatura si solidificano e diventano cristalli che possono abbandonare il liquido magmatico precipitando verso il basso)
  • per interazione con rocce che che incontra durante la risalita e che vengono fuse e inglobate, queste sono le rocce incassanti.
  • inglobando acqua

Colata lavica quasi solidificata








martedì 3 settembre 2013

Recensendo libri: La Nuova Atlantide di Bacone

La Nuova Atlantide

La Nuova Atlantide è un testo filosofico-scientifico scritto da Bacone in cui parla di un'utopica isola governata in maniera perfetta, abitata da gente buona che si aiuta reciprocamente e la scienza con il metodo baconiano  è la principale occupazione dei Saggi.

File:Francis Bacon, Viscount St Alban from NPG (2).jpg
Francis Bacon
La storia racconta di 50 viaggiatori che diretti in Asia, vengono colpiti da una tempesta e naufragano su un'isola sconosciuta. Vengono accolti in modo ospitale e gli vengono forniti tutti gli aiuti possibili. Passato qualche giorno vengono fatti scendere dalle navi e ospitati sull'isola. Gli viene poi spiegata la storia della civiltà che gli ha accolti: il nome dell'isola è Bensalem, e i primi abitanti risalgono all'anno zero, la civiltà è cristiana perché nei primi anni della sua storia avvenne un miracolo e gli fu consegnata dalle acque un'arca contenente una Bibbia. Così vivono seguendo il vangelo, in pace tra loro, viaggiando nel mondo e scoprendo le invenzioni più utili e importandole nel loro paese. La famiglia è  fondamentale infatti vi è dedicata la festa più importante.  L'istituzione che governa è la casa di Salomone, fondata dal primo legislatore Solamona, che si occupa della ricerca e dello studio della scienza e della natura cercandone i segreti. Questo libro tratta un tema ricorrente e interessante quello dell'utopico mondo perfetto, è importante l'importanza che ha la scienza e il rispetto tra le persone sull'isola anche se la visione
 scientifica è abbastanza in contrasto con le origine e la visione del mondo cristiana.
Molto interessante sono le idee scientifiche descritte nel libro che Bacone ha immaginato dal nulla e che poi col tempo sono diventate reali .

La nuova Atlantide
Titolo originaleNew Atlantis
Bacon 1628 New Atlantis title page wpreview.png
Edizione de La nuova Atlantide del 1628
AutoreFrancesco Bacone
1ª ed. originale1626
Genereromanzo
Sottogenereletteratura utopica
Lingua originaleinglese

venerdì 30 agosto 2013

Attenzione!!! Vi consiglio un blog!

Immagine da: frasiaforiOggi Scienza 
Ecco a voi Oggi Scienza

Esplorando e perdendo tempo per il web alla ricerca di qualcosa che potesse interessarmi ho trovato questo blog: Oggi Scienza. Quando l'ho aperto ci sono rimasto intrappolato per un più di un'ora a leggere post e curiosità. L'ho trovato molto interessante perché tratta argomenti scientifici molto diversi, quindi non annoia e migliora la mia cultura. Tra l'altro è gestito da più persone quindi vengono pubblicati regolarmente nuovi post, in modo da avere sempre qualcosa di nuovo da leggere. Lo consiglio a chiunque piaccia la scienza e sia un po' curioso.
Scimmia stupita da:zaragozaciudad.com

lunedì 20 maggio 2013

Mutazioni genetiche: Radiazioni


Un altro fattore che porta a malattie genetiche e tumori sono le radiazioni.... Quindi ecco un riassunto di cosa sono le radiazioni e perchè causano danni all'uomo.

mcmed.com

Col termine “radiazione” si definisce la particolare modalità con cui l’energia si propaga  da un punto all’altro dello spazio, in assenza di trasporto di quantità macroscopiche di materia e senza il supporto di un substrato materiale.
Le radiazioni possono essere distinte in elettromagnetiche e corpuscolate: le prime sono costituite da campi elettromagnetici oscillanti con una certa frequenza (onde elettromagnetiche) che si propagano nel vuoto con velocità pari a quella della luce (2,998 x 1010 cm s-1); le seconde sono costituite da particelle atomiche o subatomiche dotate di elevata velocità (prossima a quella della luce nel caso di elettroni e positroni) e quindi di elevata energia cinetica.
Le radiazioni sono classificate in ionizzanti o non ionizzanti (NIR) in base alla loro capacità di produrre o meno la ionizzazione del mezzo attraversato.
Quando le radiazioni attraversano la materia, infatti, cedono ad essa, tutta o in parte, l’energia che posseggono e possono produrre lungo il loro tragitto, se dotate di energia sufficiente, alterazioni a livello atomico. E’ questo il primo evento (di tipo fisico) di una lunga sequenza di reazioni secondarie (di tipo chimico) che, nella materia vivente, possono dare luogo ad effetti biologici.

Radiazioni ionizzanti e non




I) Delle radiazioni direttamente ionizzanti fanno parte:
1. I cosiddetti adroni carichi, che sono le particelle α, i protoni (H+) e gli ioni;
2. Gli elettroni (o particelle β come essi vengono chiamati se sono il prodotto di processi
di disintegrazione).
I meccanismi con cui le radiazioni direttamente ionizzanti interagiscono a livello atomico con la materia sono
 le eccitazioni e le ionizzazioni.              .

Nelle eccitazioni, l’energia ceduta è inferiore a quella necessaria ad espellere
dall’atomo uno dei suoi elettroni dell’orbitale più esterno (elettroni di valenza).
Nelle ionizzazioni l’energia ceduta dalle radiazioni supera quella del legame
dell’elettrone di valenza che viene quindi espulso dall’atomo di appartenenza. A seguito di
tale evento si crea una coppia di ioni: da una parte l’elettrone, o ione negativo, e dall’altra
l’atomo, che perdendo l’elettrone è divenuto uno ione positivo.

II) Delle radiazioni indirettamente ionizzanti fanno parte:
1. Neutroni;
2. Raggi (o fotoni) X;
3. Raggi (o fotoni) γ.
Le radiazioni indirettamente ionizzanti, diversamente da quelle direttamente
ionizzanti, interagiscono con la materia e determinano la ionizzazione attraverso dei
meccanismi “indiretti”.

Danno Biologico da Radiazioni Ionizzanti
Interazione con la materia
Le radiazioni ionizzanti interagiscono con la materia che incontrano nel loro tragitto
sono cioè in grado di indurre modificazioni transitorie o permanenti delle caratteristiche
chimiche e fisiche dei materiali irradiati.
Per quanto riguarda la materia vivente, va ricordato che le radiazioni sono in grado di
modificare le strutture biologiche delle quali la più importante è la cellula, unità biologica
fondamentale organizzata in tessuti ed organi specializzati. Possono subire l’azione delle
radiazioni tutti i componenti cellulari necessari alla vita della cellula stessa: i mitocondri, le
membrane semipermeabili, il mezzo interno, il DNA. La ionizzazione provocata dal
passaggio delle radiazioni innesca nelle cellule tutta una serie di modificazioni fisico-chimiche nelle cellule tale da determinare un’alterazione delle loro funzioni vitali.
Il processo di produzione del danno biologico passa attraverso tre stadi:
- Stadio fisico-chimico: formazione di ioni con successiva creazione di molecole reattive;
- Stadio chimico: reazione dei composti creatisi con strutture biologicamente importanti
della cellula;
- Stadio biologico: produzione delle alterazioni cellulari.
L'ultima fase si può manifestare in tempi variabili: pochi minuti o decenni. Può
verificarsi, infatti, la morte della cellula per gravi alterazioni incompatibili con la vita
cellulare o la sua trasformazione e trasmissione alle cellule figlie della modificazione. Il
momento in cui la cellula é più sensibile alle radiazioni é durante la divisione cellulare.
L’esposizione a radiazioni ionizzanti è, quindi, causa di danno biologico a livello
cellulare che, a seconda della quantità di cellule interessate, può diventare anche tessutale. Il
danno si verifica attraverso un duplice meccanismo:
A) Diretto, in cui le macromolecole cellulari e tessutali, essendo esse stesse bersaglio
delle radiazioni, ne subiscono gli effetti ionizzanti e eccitanti;
B) Indiretto, in cui le alterazioni a carico di queste macromolecole sono dovute ai
radicali liberi prodotti dall’azione delle radiazioni sulla componente molecolare
maggiormente rappresentata nell’organismo, cioè l’acqua.

Cellula Tumorale / blogpinali.wordpress

Gli effetti genetici delle radiazioni ionizzanti sono le aberrazioni cromosomiche, le
variazioni del numero dei cromosomi e le mutazioni genetiche trasmissibili (siano esse
dominanti o recessive). Queste ultime possono essere responsabili di aborti spontanei, di
aumentata mortalità neonatale e di malattie genetiche e malformazioni nella discendenza. I primi casi di cancro da radiazioni si ebbero per la comparsa di tumori cutanei sulle
mani di molti ricercatori che per primi lavorarono con i raggi X. Da allora, molti studi
sistematici sugli animali hanno mostrato che le radiazioni provocano un aumento
nell’incidenza di quasi tutti i tipi di cancro che si sviluppano “spontaneamente”. Per i tempi
richiesti dalle varie fasi della cancerogenesi (iniziazione, promozione e progressione) i
tumori radioindotti non si manifestano a breve distanza di tempo dall’irradiazione, ma esiste
un periodo di latenza più o meno lungo che comporta difficoltà nello stabilire un eventuale
nesso causale.


Fonti: www.lns.infn.it- M.Bellia

Mutazioni genetiche...


Anatra con 4 zampe / aneida.myblog.it
Ho parlato del padre della genetica Mendel. Adesso parlerò delle mutazioni che possono avvenire durante i processi di duplicazione del DNA.


Le mutazioni genetiche possono essere spontanee o indotte:
Spontanea:
·        Errori nella duplicazione del DNA
·        Radicali liberi o altri prodotti metabolici tossici
·        Cambiamenti casuali nella struttura nucleotidica
Indotta:
·        Agenti chimici--> Benzopireni nelle sigarette
·        Agenti fisici--> Raggi ultravioletti o raggi X 

Tartaruga Cubana a due teste / Repubblica.it
    



    I post sottostanti spiegano alcuni problemi causati dalle mutazioni indotte e quindi anche i comportamenti che possiamo evitare per non alterare il nostro metabolismo e avere malattie in futuro.



domenica 19 maggio 2013

Mutazioni Genetiche: Fumo e Tumore al polmone

 Il fumo è uno dei maggiori fattori che contribuiscono a provocare problemi di salute, specialmente il  il carcinoma polmonare, l'enfisema e le malattie cardiovascolari




A livello cellulare il carcinoma polmonare è considerato il principale agente eziologico per lo sviluppo di carcinoma del polmone.
Sezione di Polmone con Carcinoma / Wikipedia
Il carcinoma del polmone è la neoplasia (comunemente detta tumore e definita così dall'oncologo R.A. Willis«una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e che persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo») con il maggior tasso di incidenza e di mortalità nel mondo (1,35 milioni di nuovi casi all'anno e 1,18 milioni di morti), con la massima frequenza negli USA e in Europa. Negli Stati Uniti, nel  2006, il carcinoma del polmone è stato diagnosticato in circa 60 persone ogni 100 000 abitanti; nello stesso periodo sono morte per questa neoplasia circa 52 persone ogni 100 000 abitanti. In Europa (2006) il carcinoma del polmone costituisce la più comune causa di morte per cancro. Secondo uno studio elaborato servendosi di proiezioni statistiche, è responsabile di circa il 90% dei tumori polmonari mortali nei paesi sviluppati.
Vengono colpiti prevalentemente soggetti di età superiore a 50 anni che abbiano fatto uso di tabacco.
Struttura di un Benzopirene /  Wikipedia
Infatti il fumo di sigaretta contiene circa 60 cancerogeni certi, inclusi i radioisotopi provenienti dal decadimento del radon e il benzopirene --> I benzopireni sono idrocarburi (con base C20H12) della serie aromatica, policiclici a cinque anelli benzenici condensati.
Sono contenuti nel catrame di carbone fossile e in molti carbone fossili stessi. Si ritrovano oltre che nel fumo di sigaretta, nella combustione dei rifiuti indifferenziati, nello scarico dei motori Diesel e di tutti i motori alimentati con combustibili pesanti.





Altri fattori che provocano cancro al polmone sono:
Papilloma Virus Umano / wikipedia
·         l'esposizione allo smog e all'inquinamento atmosferico.
·         l'amianto che è in grado di aumentare il rischio di 5 volte; l'esposizione combinata di amianto e fumo di tabacco è in grado di aumentare il rischio di 50 volte
·    Virus come papillomavirus, poliomavirus JC, del SV40, virus BK e citomegalovirus.  Questi virus possono alterare il ciclo cellulare e bloccare i processi di apoptosi, (morte cellulare programmata, che rimuove linfociti autoreattivi e cellule tumorali)          promuovendo un anomalo controllo della replicazione cellulare e il successivo sviluppo di tumori.



Al contrario la frequenza di neoplasie polmonari ha una relazione inversa con l'esposizione alla luce solare e ai  raggi ultravioletti: una possibile spiegazione del fenomeno può essere connessa al ruolo anti-tumorale svolto dalla vitamina D, che si origina nella pelle in seguito all'esposizione solare.





Fonti: Wikipedia

venerdì 10 maggio 2013

Mendel l’abate scienziato... un po’ imbroglione


Parlando un po' di genetica è d'obbligo raccontare la storia di Mendel l’"appassionato di piselli":





Gregor Mendel (1822-1884) era un altezzoso ma anche curioso abate del monastero di Brunn nell’attuale Repubblica Ceca. Una delle sue occupazioni preferite era curare il giardino del monastero, così conosceva molto bene piante e fiori. Non riuscendo a spiegarsi come le caratteristiche ereditarie si tramandassero decise di intraprendere degli esperimenti per capirci qualcosa in più. 
Mendel non conosceva Dna e proteine ma sapeva che le informazioni si trasmettevano coi gameti: spermatozoo e cellula uovo. Il suo merito fu aver dimostrato che i caratteri vengono trasmessi come unità separate prima della scoperta dei cromosomi.
Nei suoi lunghi anni di esperimenti con un innovativo metodo scientifico raggiunse ottimi risultati. Ma si sa che il furbacchione eliminò alcuni errori nei suoi esperimenti che non corrispondevano alle sue tesi.
Pisum Sativum
Per i suoi esperimenti scelse il pisello (Pisum Sativum) che si riproduce velocemente e del quale può essere sterilizzato facilmente il gameto maschile. Inoltre usò le linee pure, cioè piante che conservano i loro caratteri. Osservò così che se incrociava piante con due geni diversi prevaleva un solo carattere, detto dominante mentre l’altro lo chiamò recessivo. Nella seconda generazione notò che il 75 % degli organismi ha la caratteristica dominante, il rimanente quella recessiva. Mentre con organismi che hanno due caratteri differenti si accorse che la generazione successiva presenta il 56% con i due caratteri dominanti, il 18% con uno dei due caratteri dominanti e il 6 % con entrambi i caratteri recessivi. Seguono quindi un rapporto 9:3:3:1.

Mendel Gregor
Dai suoi esperimenti riuscì a formulare tre leggi sull’ereditarietà che sono quasi sempre valide e attuali:
1.     Legge della dominanza à dall’incrocio di due organismi con diversa una coppia di caratteri si ottengono individui col carattere dominante.
2.     Legge della segregazione à ogni individuo ha coppie di fattori per ogni unità ereditaria e i membri di una coppia si separano nella formazione dei gameti
3.     Legge dell’assortimento indipendente à dall’incrocio di due eterozigoti di prima generazione si ottiene una generazione in cui i caratteri danno origine a nuove combinazioni in proporzioni definite

Fonti: Invito alla biologia-Zanichelli
Immagini: Wikipedia, MagicTech.it

lunedì 22 aprile 2013

DNA Replication!!

La duplicazione del DNA, un processo velocissimo, continuo e incredibilmente preciso che interessa tutte le nostre cellule.

I personaggi di questa storia sono dei simpatici enzimi, in particolare: l'Elicasi, la DNA polimerasi, l'RNA Primasi.







Il Dna si duplica continuamente nel nostro corpo per creare nuove cellule. Il procedimento di duplicazione inizia dalla divisione dei due filamenti di DNA a opera dell'Elicasi --->Enzima che rompe i legami idrogeno tra le basi azotate. A questo punto intervengono le SSB---> single strand binding proteins che si attaccano ai filamenti impedendo che si riuniscano.
Adesso che i filamenti sono divisi può entrare in azione l'enzima più importante la DNA polimerasi si attacca ai filamenti e completa le basi azotate in direzione 5'-3'. Per riuscire ad attaccarsi al filamento deve però farsi aiutare dalla DNA primasi che costruisce dei Primer da cui la DNA polimerasi riesce a partire per compiere il suo lavoro. La situazione si complica nel duplicare il secondo filamento, direzione 3'-5', poichè è complementare al primo e la  DNA polimerasi non può muoversi in direzione 3'-5'. E' necessario quindi un metodo alternativo: la DNA polimerasi sintetizza DNA a partire dai primer formati dall'RNA primasi procede quindi in modo discontinuo formando i frammenti di Okazaki. Dopo di che la DNA polimerasi sostituisce l'RNA con il DNA e la DNA ligasi lega insieme i vari frammenti, formando un unico filamento.
La parte fondamentale del processo è il lavoro di una particolare DNA polimerasi che corregge continuamente gli errori nel processo rendendolo così incredibilmente preciso ( in media un errore ogni 10 all'ottava nucleotidi). La capacità di leggere e correggere le sequenze è detta proofreading: garantisce la corretta duplicazione del DNA.




Spiegazione universitaria HERE